"La trasposizione per immagini e musica della filosofia "Hobo", resa celebre dalle canzoni di Bob Dylan, dai romanzi di Hemingway e dal movimento hippie.
Carbonò ha provato a ricontestualizzarlo nel 2013 in Europa raccontando la storia di tre ragazzi in viaggio, alla scoperta di realtà diverse: la vita in una sperduta valle cuneese, la crisi economica in Spagna, la chiusura della storica ferrovia Ceva-Ormea, i movimenti europei di occupazione immobiliare, lo stato di abbandono del patrimonio architettonico e artistico in Valle Mongia, la redistribuzione dal basso delle eccedenze alimentari, la passione senza tempo di chi si dedica alla cura di castagneti secolari".
"Il popolo senza nazione, rappresentato da vagabondi con il fagotto sulle spalle che si spostavano in treno, scrivendo poesie, e da lavoratori migranti negli Stati Uniti tra il 1850 e il 1930 sarà raccontato dal film Hobohemia e da una performance musicale eseguita con strumenti ricavati da materiali di recupero, eseguita dal musicista Pier Renzo Ponzo, polistrumentista e musicista di fama internazionale, autore della colonna sonora del film. Con l'aiuto di un attore, la serata da musicale diventerà teatrale per poi concludersi con la visione del film che ha preso spunto dal libro "Il vagabondo. Sociologia dell'uomo senza fissa dimora", scritto nel 1923 da un sociologo di strada, Nels Anderson.