Sull'ultimo numero di ALPIDOC, una riflessione innescata da un elemento piuttosto semplice: una signora del Folletto che bussa alla porta, in una casa ubicata a 850 m slm.
Una domanda innocente diventa una scusa per riflettere sul senso della vita in luoghi non codificati, cioè in luoghi normali, normalissimi, che però stanno iniziando a diventare 'scelte di vita' che hanno addirittura bisogno di giustificazione.
Se ne è parlato al Festival della Montagna di Cuneo giovedì 28 febbraio alle ore 17.30, con testimonianze di Cecco Dematteis, artigiano, Sandro Bozzolo, regista, Michele Baracco, pastore, Andrea “Aladar” Pettavino, gestore di rifugio; modera Nanni Villani, direttore di Alpidoc.